Leggerissime e friabili sono tipiche della Ciociaria. La ricetta di queste "ciammelle", come le chiamano qui, si perde nella notte dei tempi. Come la terra da cui provengono, sono semplici, povere per ingredienti ed al contempo fantastiche. Quando ancora non esisteva l' impastatrice o la planetaria, le nostre nonne le impastavano a mano per ben due ore di fila. L'impasto lo si vedeva crescere sotto le loro mani, che muovevano con grande maestria con un gioco di palmo e di polso. Impastavano, le nostre nonne, e parlavano con la vicina che era lì in visita. Parlavano dei guai della gente o anche dei successi dei loro figli o della nascita dell'ennesimo nipote. Pareva, così, che il tempo passasse più velocemente e che si facesse meno fatica.
Ingredienti:
10 uova,
10 cucchiai di olio,
Farina quanta ne raccoglie per un impasto morbido
Per la glassatura
1 bicchiere di acqua
1 tazza di zucchero
Procedimento
Procedimento
Sbattete le uova e l'olio e aggiungete la farina. Passate il composto nella planetaria e lavorate a velocità media per circa 30 minuti e comunque fino a quando vedrete la pasta crescere.
Noterete che per assenza di lievito e di zucchero ci vuole parecchio tempo.
Formare le ciambelle da immergere in acqua quasi bollente. Quando ritornano a galla mettetele ad asciugare su una tovaglia pulita. Praticate un taglio lungo la circonferenza e infornate a 180° in forno preriscaldato per circa 15 minuti. Devono essere molto dorate e devono presentare delle screpolature in superficie. Lasciatele freddare su una gratella.
Fate, quindi, lo sciroppo mettendo in un tegame lo zucchero e l'acqua. Fate sciogliere sul fuoco molto lentamente. Fate saltare, ad una ad una, le ciambelle nel tegame per pochi istanti. Toglietele e mettetele ad asciugare sulla gratella.